I numeri dell’astensionismo in Italia

di Priscilla Muro, 28 febbraio 2018

Prevedere chi vincerà le elezioni del 4 marzo è difficile. Possiamo però partire dicendo che il più grande partito sarà probabilmente quello dell'astensionismo. Vediamo i numeri del fenomeno in Italia per farci un’idea delle persone che andranno a votare: se il trend degli ultimi 30 anni sarà confermato, alle urne potrebbe andare meno del 70% degli elettori. In altre parole, 18 milioni di italiani si troverebbero con un Governo su cui non hanno neanche provato a dire la loro.

Dai dati del Ministero dell’Interno, possiamo vedere che l’astensionismo dell’Italia è un dato in continua crescita, almeno dal 1983. Non solo. La percentuale più bassa di affluenza alle urne si è registrata proprio alle ultime elezioni politiche del 2013, dove sono andati a votare il 72,25% degli aventi diritto. Per le amministrative il dato è di molto maggiore, si sfiora il 50% in molte città. Si tratta del dato peggiore nella storia della Repubblica italiana in termini di affluenza

Altri cali sensibili si sono rilevati nel 1996 e nel 2008 (in entrambi i casi si trattava di elezioni anticipate). 

Negli Stati Uniti, dove l’affluenza alle urne è tradizionalmente piuttosto bassa (di solito alle presidenziali va a votare tra il 50 e il 60% degli americani), arrivare al 70% sarebbe un bel successo. I numeri dell’astensionismo in Italia seguono però una logica ben diversa: diversamente dagli USA, il nostro Paese ha sempre occupato i primi posti al mondo in classifica in termini di partecipazione al voto. 

Secondo il grafico di Ansa-Centimetri realizzato sulla base dei dati relativi alla Camera dei Deputati infatti, nel 1953 si stabilì anche il record d’affluenza: 93,84%, (oltre 18 punti sopra al livello del 2013).

Per completezza, inseriamo anche un’elaborazione grafica che mostra la mappa dell’astensionismo in Italia, con le percentuali di affluenza alle urne nelle varie regioni, rielaborate da TrueNumbers (dati 2013). 

Se ti è piaciuto l'articolo condividilo su Facebook  e  Twitter, sostieni Documentazione.info