Aborto negli USA: che cos’è la “Roe contro Wade” e perché se ne parla

di Redazione, 9 maggio 2022

Da circa una settimana tanti media nazionali e internazionali stanno commentando la notizia degli USA che si preparano a rendere illegale l’aborto, e questo ha a che vedere con la sentenza Roe contro Wade (1973), che storicamente rappresenta la legalizzazione dell’aborto per il sistema legislativo americano. 

Vediamo in questo articolo che cos’è la Roe contro Wade e perché è importante per la questione dell’aborto negli USA.

Nel 1970 un gruppo di avvocate guidato da Sarah Weddington contattò la giovane Norma McCorvey, che all’epoca era incinta del terzo figlio avuto con il marito, violento e con problemi di alcolismo. Fino a quel momento, secondo il common law americano, l’aborto era proibito in 30 stati, mentre nei restanti poteva essere praticato a certe condizioni (deformazione del feto, stupro,pericolo di vita per la madre).

Per tutelare la privacy della donna rappresentata, nelle discussioni della sentenza venne utilizzato il nome di fantasia Jane Roe, mentre l’avvocato che rappresentava lo stato del Texas (nel quale l’aborto era proibito) si chiamava Henry Wade. Da qui il nome della sentenza, Roe contro Wade.

Il caso portato alla corte del Texas dal gruppo di avvocati in rappresentanza di Jane Roe era sostanzialmente una domanda: la Costituzione americana può riconoscere un diritto all’aborto in assenza di problemi di salute della madre o del feto?

Dopo tre anni, una volta che il il processo fu portato alla Corte Suprema, questa si espresse positivamente alla domanda sollevata da Roe, togliendo vigore alle leggi contro l’aborto vigenti fino a quel momento:

[...] the court declared the abortion statutes void as vague and overbroadly infringing those plaintiffs' Ninth and Fourteenth Amendment rights.

[...] la corte ha dichiarato nullo lo statuto sull'aborto in quanto vago ed eccessivamente lesivo nei confronti di coloro che si appellano al Nono e al Quattordicesimo Emendamento.

Per avere più chiarezza sull’esito della sentenza, abbiamo messo qui le traduzioni del nono emendamento e di una parte rilevante del quattordicesimo:

L'enumerazione nella Costituzione di alcuni diritti non deve essere interpretata per negare o denigrare gli altri trattenuti dal popolo

Nessuno Stato farà o metterà in esecuzione una qualsiasi legge che limiti i privilegi o le immunità dei cittadini degli Stati Uniti; né potrà qualsiasi Stato privare qualsiasi persona della vita, della libertà o della proprietà senza un processo nelle dovute forme di legge; né negare a qualsiasi persona sotto la sua giurisdizione l'eguale protezione delle leggi.

Ma in che senso gli USA si preparano ad abolire il diritto all’aborto? Qualche giorno fa, a seguito di una fuga di notizie, è stata diffusa la bozza di un documento intitolato “Opinione della Corte”, scritta dal giudice conservatore Samuel Alito. Il documento ripudia in maniera “totale e decisa la sentenza del 1973 che garantiva la protezione costituzionale federale del diritto di aborto e di una successiva del 1992”, la Planned Parenthood contro Casey. Questa “Opinione della corte”, qualora venisse accettata in una qualche sentenza in cui si chiede o si contesta legittimità per qualche caso di aborto, di fatto rovescerebbe il precedente che ha dato il via alla legalizzazione dell’aborto negli USA, la Roe contro Wade.

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