L’ultima volta che abbiamo parlato di adozioni in Italia non c’era un documento in grado di fornirci dati ufficiali sulla portata del fenomeno. Ora, almeno per quanto riguarda le adozioni internazionali, le cose sono cambiate: la Cai ha pubblicato due report, uno relativo a gennaio 2018 e uno per gli anni 2016-2017 (gli ultimi dati si fermavano al 2015). Vediamo cosa è emerso.
Le adozioni in Italia sono sempre di meno
I dati pubblicati dalla Cai (Commissione adozioni internazionali) mostrano un ulteriore calo nelle richieste di adozioni in Italia (si passa da 1.548 richieste nel 2016 a 1.168 nel 2017). Poiché ciascuna famiglia può adottare più di un minore, i minori entrati a scopo adottivo in Italia nell’anno appena concluso sono sono stati 1.439 (media di 1,2 minorenni all’anno)
Bambini adottati: età e provenienza
Se diminuisce il numero delle adozioni in Italia cresce invece l’età dei minori adottati: rispetto agli anni 2000, quando la fascia d’età media si aggirava tra gli 1 e 4 anni, nel 2017 quasi la metà dei bambini adottati era tra i 5 i 9 anni (47%). Percentuale che è salita ulteriormente nel mese di gennaio 2018 (57%).
Per quanto riguarda la classifica dei Paese di provenienza dei minori adottati al primo posto c'è la Federazione Russa (17,9%) seguita dall'India, Ungheria e Cina (8,9%).
Quante sono le adozioni mancate
Il report relativo al mese di gennaio 2018 ci mostrano che a fronte di 67 minori dichiarati adottabili, le adozioni sono state solo 30, cioè meno della metà.
Tale discrepanza è probabilmente dovuta alle modalità, ai costi e alla lentezza che contraddistingue la pratica delle adozioni in Italia, regolata dalla legge 184 del 1983 (di numeri, tempi e costi dell’adozione in Italia ci eravamo già occupati qui).
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