Quale paese ha il più alto tasso di fertilità in Europa?

di Chiara De Marchi, 2 febbraio 2022

Le isole Faroe sono uniche sotto molti aspetti: l'aspettativa di vita è alta, la disoccupazione è inferiore all'1% e il tasso di fertilità è il più alto d’Europa (2,3+).

"Ciò che le Isole Faroe potrebbero insegnare all'Europa sulla fertilità", è questo il titolo di un articolo pubblicato qualche settimana fa sul Telegraph. Ma a che cosa si riferisce?

Le Faroe complessivamente sono circa 779 isole, di cui 17 popolate, che si trovano a metà strada tra la Norvegia e l'Islanda. Sono uniche sotto molti aspetti - riportati dal sito di Mercatornet -: l'aspettativa di vita è alta (79,9 anni per gli uomini e 84,4 anni per le donne), la disoccupazione è inferiore all'1%, quasi il 90% delle persone in età lavorativa lavora (è il tasso più alto in Europa) e il tasso di adozioni è il più alto al mondo in proporzione alla popolazione (50.000).

Con il tasso di fertilità totale più alto d'Europa (2,3+), questo arcipelago dell'Atlantico settentrionale è un vero e proprio mistero demografico. Le isole vicine non se la passano altrettanto bene: le Orcadi e le Shetland (Scozia) sono rispettivamente all'1,4 e all'1,6 e le Isole Aland (Finlandia) all'1,7. Riguardo all’eccezione delle Faroe l'ex ministro della Sanità Hans Pauli Strøm ha affermato: "Ho monitorato il tasso di fertilità per anni e mi sono chiesto quando avrebbe iniziato a scendere come in altri Paesi. Ma continua a sorprendermi".

Strøm ha approfondito alcuni fattori che contribuiscono a mantenere questo tasso di fertilità e tra questi è emerso quanto siano fondamentali i valori tradizionali della famiglia: “I datori di lavoro delle isole Faroe sono tradizionalmente molto accomodanti nei confronti dei genitori - ha spiegato l’ex ministro della Sanità -. Esiste una comprensione reciproca fra datori di lavoro e dipendenti circa la flessibilità necessaria per l'educazione dei figli. Ciò significa che è ampiamente accettato il fatto che si debba prendere un periodo di ferie per curare un bambino malato o che si debba uscire prima perché si è infortunato all'asilo”. Nel mondo oggi è frequente pensare che, per chi vuole inseguire la carriera, sia necessario lasciare da parte la vita familiare, e questo porta necessariamente a un numero minore di bambini e famiglie. In queste isole funziona diversamente: non c'è la sensazione di dover sospendere la propria vita per avere dei figli, si può vivere come si vuole anche se si ha una famiglia, l'assistenza all'infanzia è poco costosa, c'è un anno intero (52 settimane) di congedo familiare quando arriva un bambino e i generosi pagamenti per l'assistenza all'infanzia sono indicizzati al reddito.

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