Europa e droghe: i numeri del mercato

di Gianluigi Marsibilio, 6 agosto 2015

Traffico e consumo delle sostanze stupefacenti in continuo aumento. È questa la fotografia che emerge dai rapporti europei stilati nell’ultimo anno, preoccupanti i dati che riguardano i giovani che sono diventati i primi consumatori di sostanze illecite.

Recentemente è stato rilasciato il report annuale dell’EMCDDA (centro di monitoraggio europeo per le droghe) quella di quest’anno è la ventesima relazione sulla situazione della droga in Europa.  

Il focus si concentra su ogni aspetto che ruota intorno alla galassia delle sostanze stupefacenti: dai consumi per paese alle morti per overdose.

La storia di questo documento si rifà all'epoca in cui l’eroina era una vera e propria piaga sociale, vent’anni dopo il focus evidenzia tanti dati interessanti anzi, a partire dagli enormi numeri del mercato della cannabis.

Su 1,25 milioni di reati connessi alle sostanze stupefacenti, oltre 780 mila sono legati alla cannabis, le normative in Europa prevedono in alcuni casi anche 10 anni di reclusione per l’utilizzo di questa sostanza, nell’ultimo anno si rileva che  circa 11,7% della popolazione giovane (15-34 anni) ha fatto uso di cannabis

Nei sequestri quotidiani delle forze dell’ordine europee, 8 requisizioni su 10 coinvolgono la cannabis e i suoi derivati registrando circa 460 tonnellate di sostanze sequestrate e 130 tonnellate di foglie, i paesi in cui le forze dell’ordine intervengono più frequentemente per queste requisizioni sono Spagna, Regno Unito e Turchia.

Il grande consumo di questa sostanza stupefacente è dovuto all’enorme mercato ad essa collegata: il giro d’affari e la concorrenza sempre crescente,  garantiscono una diminuzione costante dei prezzi che, ad oggi, oscilla dagli 8-12 euro al grammo. Se l’uso e il mercato della cannabis sono in fermento, in forte diminuzione è il mercato dell’eroina, che vede dal 2006 un crollo totale delle vendite e conta solamente 30.000 reati connessi, anche se comunque rimane primo nella classifica delle sostanze oppiacee. Il report analizza anche i contesti sociali in cui assumere sostanze sembrerebbe più semplice: il 55% dei frequentatori di locali notturni ha dichiarato di aver fatto uso almeno una volta durante l’anno di sostanze stupefacenti e tra le sostanze usate svettano su tutte ancora la cannabis e le amfetamine.

Altro mercato evidenziato dal report è quello delle droghe legali con un campione di giovani che va dai 15 ai 24 anni, l’8% ha dichiarato di aver fatto uso di queste sostanze che modificano i principi psicoattivi. Buone notizie però arrivano dai casi HIV: in tutti i paesi europei c’è di anno in anno una diminuzione dei casi. Unica  eccezione la Grecia che nello scorso anno ha registrato un picco preoccupante.  

I casi di morte per sostanze stupefacenti sono in generale diminuzione tranne nella fascia che va dai 40 ai 60+ dove assistiamo ad un fenomeno di crescita dei decessi. Le morti per overdose  rimangono un problema grave per alcuni paesi come l’Estonia, quasi 200 casi per milione di abitanti, e per altri paesi dell’area del nord Europa ( Norvegia, Danimarca).

I decessi indotti dagli stupefacenti portano alla morte in gran parte uomini (78% dei casi), e l’età media di morte si aggira intorno ai 37 anni.

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