
Nelle ultime ore, dopo una manifestazione a Milano in favore dei riconoscimenti dei diritti delle famiglie omogenitoriali, è tornato in risalto sui media italiani il dibattito sull’utero in affitto, collegato indirettamente all’oggetto della manifestazione. In Italia e nella stragrande maggioranza dei paesi europei l’utero in affitto è proibito, e recentemente il Parlamento Europeo ha condannato questa pratica.
Che cos’è l’utero in affitto, che in Italia è illegale?
L’utero in affitto, noto anche come Gestazione per altri, consiste nel pagare una clinica affinché individui una donna che si possa fecondare artificialmente e che possa portare in grembo un bambino per conto di persone che vorrebbero diventarne genitori.
La selezione della madre naturale che affitterà il proprio utero è soggetta a una commercializzazione vera e propria, analoga a quella della scelta di un’automobile o di un qualsiasi bene personalizzabile: a seconda della possibilità economica è possibile avere sempre più scelte, dal sesso (andando a tentativi ed eliminando gli embrioni fecondati del sesso che non si desidera) alla possibilità di avere una madre biologica esperta, che ha già affittato il proprio utero e che dà quindi più garanzie di successo a breve termine. In questo articolo abbiamo elencato i costi e le mete più diffuse dell’utero in affitto.
In Italia, oltre a essere illegale nella versione a pagamento, l’utero in affitto “gratis” o Gestazione per altri è proibito in qualsiasi caso, come ha ribadito anche una sentenza del gennaio 2019, perché viola l’articolo 71, comma 1, legge 184/1983, che recita così:
Chiunque, in violazione delle norme di legge in materia di adozione, affida a terzi con carattere definitivo un minore, ovvero lo avvia all'estero perché sia definitivamente affidato, è punito con la reclusione da uno a tre anni.
In India, paese che vent’anni fa aveva aperto le porte al mercato internazionale dell’utero in affitto e della maternità surrogata, è iniziata proprio l’anno scorso un’inversione di tendenza, tenendo conto soprattutto dei soprusi perpetrati contro le donne nel contesto della commercializzazione del loro grembo tramite l’utero in affitto.
Al di là del dibattito etico sulla liceità o meno di commercializzare il grembo delle donne, bisogna sottolineare che ci sono numerosi pareri medici contrari alla pratica dell’utero in affitto o gestazione per altri, dai danni psichici per il bambino alle implicazioni eugenetiche, elencati in questo articolo.
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