Benedetto XVI: Il Papa è uno solo

di Tommaso Cardinale, 1 marzo 2021

«Non ci sono due Papi. Il Papa è uno solo». Con queste parole Benedetto XVI ha iniziato un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, proprio a ridosso dell’ottavo anniversario del giorno in cui la sua rinuncia al ministero petrino diventava ufficiale, il 28 febbraio 2013.

Già nei mesi successivi all’elezione di papa Francesco le parole di Benedetto XVI lasciavano poco spazio a fraintendimenti. Ecco come rispose Benedetto XVI ad alcune domande fattegli da Andrea Tornielli riguardo a chi speculava sulla sua rinuncia al ministero petrino: 

«Non c'è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino» e le «speculazioni» in proposito sono «semplicemente assurde».

L’intervista a Benedetto XVI arriva alcuni mesi dopo il raggiungimento del record come pontefice più longevo della storia, compiuti i 93 anni, 4 mesi, 19 giorni: il 4 settembre 2020 ha superato in età Leone XIII. 

Proprio questo nuovo traguardo aveva riacceso alcune speculazioni: ma se Benedetto XVI si è ritirato a causa della fatica della vecchiaia, come fa ad essere il papa più longevo della storia? È lecito domandarsi se Benedetto XVI sia il vero papa? Chiaramente no, ed è lo stesso Benedetto XVI a spiegarlo ancora una volta nella recente intervista:

«È stata una decisione difficile. Ma l’ho presa in piena coscienza, e credo di avere fatto bene. Alcuni miei amici un po’ “fanatici” sono ancora arrabbiati, non hanno voluto accettare la mia scelta. Penso alle teorie cospirative che l’hanno seguita: chi ha detto che è stato per colpa dello scandalo di Vatileaks, chi di un complotto della lobby gay, chi del caso del teologo conservatore lefebvriano Richard Williamson. Non vogliono credere a una scelta compiuta consapevolmente. Ma la mia coscienza è a posto».

Per capire qual è la legge canonica che norma la al ministero petrino, e rispondere quindi alla domanda che qualcuno ancora oggi potrebbe porsi: “Ma la rinuncia di Benedetto XVI è legittima?”, ecco qui i riferimenti:

Il Codice di diritto canonico, o Codex Iuris Canonici, del 1983, al Libro II "Il popolo di Dio", parte seconda "La suprema autorità della Chiesa", capitolo I "Il Romano Pontefice e il Collegio dei Vescovi", contempla la rinuncia all'ufficio di romano pontefice:

«Can. 332 - §2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti.»

Inoltre negli articoli 1 e 3 della costituzione apostolica del 1996 Universi Dominicis Gregis, sulla vacanza della Santa Sede, è prevista del resto la possibilità che la vacanza della Sede apostolica sia determinata non solo dalla morte del Papa, ma anche dalla sua valida rinuncia.

Nella nostra sezione dedicata si possono leggere altri approfondimenti su Benedetto XVI, il suo pontificato e la rinununcia al ministero petrino.

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