10 risposte alle domande più comuni sul vaccino contro il covid19

di Redazione, 7 gennaio 2021

Cosa c’è nel vaccino contro il covid19? Fa male? C’è qualcosa che non ci dicono su questi vaccini? Perché ci hanno messo così poco ad approvarlo? Un medico torinese, Ottavio Davini, ha provato a rispondere a queste e ad altre delle domande più comuni che sono sorte dall’inizio della campagna di vaccinazione. 

Abbiamo selezionato 10 delle sue risposte alle domande più comuni sul vaccino contro il covid19 Comirnaty - BioNTech/Pfizer e le abbiamo integrate con le spiegazioni fornite dal sito dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Eccole:

1. Non si sa cosa c’è dentro al vaccino

Si sa benissimo in realtà: il vaccino contiene particelle di grasso sintetico (microscopiche vescivole lipidiche) che contengono RNA messaggero (mRNA) e i seguenti eccipienti: 

  • 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine

  •  colesterolo

  •  potassio cloruro

  •  potassio diidrogeno fosfato

  •  Sodio cloruro

  •  Fosfato disodico diidrato

  •  saccarosio

  •  acqua per preparazioni iniettabili;

2. Il vaccino non è stato abbastanza sperimentato

Il vaccino è stato sperimentato in tempi molto rapidi perché i Paesi e le istituzioni hanno investito massicciamente nella ricerca. Infatti, dice l’AIFA, si sono potuti risparmiare anni sui tempi di approvazione grazie alle ricerche già condotte sui vaccini a RNA, alle grandi risorse umane ed economiche messe a disposizione e alla valutazione delle agenzie regolatorie dei risultati ottenuti man mano che questi venivano prodotti e non, come si usa fare, soltanto quando tutti gli studi  sono completati. Le fasi obbligatorie dei trial clinici sono state rispettate oltre ad essere state monitorate dalla FDA e dalla EMA, con il coinvolgimento di centinaia di ricercatori. I dati pubblicati sono inoltre di pubblico dominio. 

3. Il vaccino con l’RNA messaggero può modificare il DNA?

L’mRNA serve per trasferire le informazioni dal DNA e produrre le proteine. Inoltre come spiega l’AIFA, non è in grado di propagare se stesso nelle cellule dell’ospite. La sua funzione è quella di indurre la sintesi di proteine Spike (quella che permette al virus di infettare). Le proteine prodotte, poi, stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. In chi si è vaccinato e viene esposto al contagio virale, gli anticorpi prodotti bloccano le proteine Spike e ne impediscono l’ingresso nelle cellule.

4. Il vaccino è pericoloso?

Qualunque sostanza introdotta nel nostro organismo può scatenare imprevedibili effetti. Può farlo anche una comunissima tachipirina. I vaccini sono – tra queste sostanze – tra le più sicure. I vaccini correntemente in uso hanno effetti molto severi (fino alla morte) nell’ordine – quando va male – di qualche unità per milione di somministrazioni. Il tema, come per qualunque farmaco, è il rapporto tra rischio ipotetico e beneficio certo: la copertura dei vaccini per la Covid-19 è superiore al 90%. C’è un abisso tra il beneficio (enorme) e il rischio (remotissimo). Il tipo di reazioni che sono state finora riscontrate sono riportate sul sito dell’AIFA al link che abbiamo fornito all’inizio. È opportuno segnalare inoltre che i Paesi in cui è stata avviata la somministrazione stanno già raccogliendo e valutando le segnalazioni di reazioni avverse così da poter definire con sempre maggiore precisione i rischi legati alla vaccinazione. 

5. C’è da aver paura del vaccino? 

Il rischio zero non esiste, come spiegato sopra, ma quello per il vaccino è davvero basso. In ogni caso il personale sanitario che si occupa della vaccinazione pone alla persona una serie di precise e semplici domande che servono a valutare se la vaccinazione possa essere effettuata in sicurezza.

6. Il vaccino può farmi ammalare di Covid?

Questo vaccino non utilizza virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici.

Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò il vaccino non può causare malattie. L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve.

7. “Non ci dicono la verità, non mi fido degli scienziati, sono tutti al soldo delle multinazionali del farmaco!”

Come gli ingegneri aeronautici che progettano gli aerei su cui voliamo “sono al soldo” della Boeing o della Airbus, anche i medici, i biologi e gli altri scienziati che in tutto il mondo hanno lavorato alle varie versioni del vaccino sono stati pagati per il loro lavoro e l’applicazione delle loro competenze. 

8. Sui siti AIFA ed EMA ci sono un sacco di dubbi

Quando leggiamo che “i dati sono insufficienti” vuol dire che non si dispone ancora di un volume di dati che consenta affermazioni categoriche. È normale che non si conoscano ancora gli effetti del vaccino, per esempio, su donne in gravidanza e in allattamento, ma questo avviene semplicemente perché non c’è ancora una casistica abbastanza ampia per trarre conclusioni definitive. Gli studi in ogni caso proseguono e presto avremo risposte anche a queste domande. Al momento gli studi di laboratorio su modelli animali non hanno mostrato effetti dannosi in gravidanza.

9. I vaccini fanno venire l’autismo?

Come già dimostrato da diversi studi, la correlazione che è stata osservata tra aumento dei vaccini e di casi di autismo non implica affatto causalità. Ne abbiamo parlato qui

10. Un’infermiera è svenuta e poi è morta, ma non vogliono farcelo sapere

In America un’infermiera è svenuta, dopo la somministrazione del vaccino, per un fenomeno fisiologico noto come sindrome vagale: è effetto dell’ago, dello stress e di molti fattori concomitanti. Molti pazienti svengono di fronte a un ago. Capita e non è grave. Inoltre l’infermiera non è morta, naturalmente, come ha dovuto confermare l’ospedale dove lavora.

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