Ascensore sociale, cosa è e perché in Italia è fermo

di Raffaele Buscemi, 9 marzo 2018

L'ascensore sociale è il processo che consente e agevola il cambiamento di stato sociale e l’integrazione tra i diversi strati che formano la società. In Italia si è parlato moltissimo di ascensore sociale a cavallo degli anni 60 e 70 quando, grazie all'istruzione, le nuove generazioni poterono ottenere uno stato sociale più elevato rispetto a quello dei loro genitori e dei loro nonni. Per dirla in maniera semplice è quel fenomeno che ha portato i nati negli anni 60 da famiglie per lo più contadine a famiglie piccolo-medio borghesi. 

L'ascensore sociale in Italia
In Italia, già da qualche anno, l'ascensore sociale fermo, oltre che all'università, anche a scuola. A sostenerlo è l’Ocse – l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – che conta decine di paesi aderenti in tutti i continenti. Nel nostro Paese, la quota di quindicenni “provenienti da ambienti svantaggiati” capaci comunque di ottenere buoni risultati nel Pisa 2015il Programma di valutazione internazionale delle competenze degli studenti in lettura, matematica e scienze – è inferiore alla media Ocse e sotto il dato delle principali nazioni europee. Segno che la scuola italiana non riesce a fare abbastanza per gli alunni provenienti da ambienti deprivati.

L'Italia fanalino di coda
In Italia, soltanto il 20,4 per cento dei quindicenni provenienti da famiglie in situazione di svantaggio socio-economico riescono a ottenere risultati soddisfacenti nei test Ocse-Pisa. La media Ocse si attesta sul 25,2 per cento. Mentre oltralpe siamo a quota 24,1 per cento, in Germania al 32,3 e in Finlandia al 39,1 per cento. In pratica, la scuola italiana fa poco per gli studenti più sfortunati. Perché è evidente che il retroterra culturale e socio-economico degli alunni influenza le performance. Per questa ragione l’Invalsi, che conduce in Italia indagini sulle competenze in Lettura e Matematica di oltre un milione e mezzo di alunni ha recentemente inaugurato il “valore aggiunto”: quanto le scuole riescono ad incidere sugli alunni durante il loro percorso scolastico.