
In Italia non è necessaria una legge sulle unioni di fatto perché il diritto privato è già adesso in grado di tutelare le istanze di queste coppie. Sul tema hanno recentemente parlato La bussola quotidiana e il sito Uccr. Ecco in dettaglio alcuni dei punti oggetto di discussione, nei quali si riscontra che le coppie di fatto hanno già riconosciuti i loro diritti.
- Successione: tramite testamento chiunque può destinare le sue sostanze a chi vuole. Inoltre, il convivente omosessuale può stipulare una polizza assicurativa o una pensione integrativa a beneficio del partner, o stipulando un contratto di comodato d’uso vita natural durante, ovvero costituendo un usufrutto d’immobile.
- Casa: stipulando insieme il contratto di locazione, due conviventi sono garantiti nel diritto alla casa. Inoltre, la Corte Costituzionale si è già espressa a favore del diritto alla successione da parte del convivente nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare.
- Visite in ospedale: pur non essendo formalizzate dalla legge, sono previste da quasi tutti i regolamenti interni degli ospedali.
- Risarcibilità del convivente per fatto illecito del terzo (ad esempio in un incidente stradale): tale diritto è già riconosciuto dalla giurisprudenza.
- La giurisprudenza riconosce, infine, la possibilità a conviventi omosessuali di stipulare, nell’ambito dell’autonomia negoziale disponibile, accordi o contratti di convivenza, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico (art. 1322 del Codice civile) e non contrastino con norme pubbliche, l’ordine pubblico o con il buon costume. Si tratta in genere di accordi di natura patrimoniale che rientrano nella disponibilità delle parti (ad esempio la scelta e le spese per l'abitazione comune; la disciplina dei doni e delle altre liberalità; l’inventario, il godimento, la disponibilità e l'amministrazione dei beni comuni; i diritti acquistati in regime di convivenza, ecc.).
Se proprio vogliamo parlare di discriminazione, se ne prospetta una a danno delle coppie sposate. Come è noto, il matrimonio introduce per i coniugi sia dei diritti che dei doveri. L'allargamento di tutti i diritti delle persone sposate alle coppie di fatto, non sottoposte agli stessi doveri nei confronti del partner e degli eventuali figli, introduce quindi un regime di privilegio che va contro il principio di uguaglianza. Cioè uno dei pilastri del nostro ordinamento.