Matrimoni e adozioni omosessuali: perplessità e obiezioni autorevoli

di redazione, 16 aprile 2013

Il dibattito sui matrimoni omosessuali e sulle adozioni viene spesso presentato come se ci fosse un'unica posizione compatta e solo qualche occasionale voce che si oppone. In realtà le cose non stanno così: sono numerose e autorevoli le voci che sollevano perplessità su questa scelta. Il sito dell'UCCR ne ha raccolte alcune che segnaliamo di seguito.

A partire dal compendio presentato alla Corte Suprema americana da parte di un gruppo di docenti universitari nordamericani . Essi si oppongono alla posizione "no difference” secondo la quale per i bambini non ci sarebbe alcuna differenza nel crescere da una madre e un padre biologici o da una coppia dello stesso sesso. Tale posizione, accettata anche dall'American Psychological Association, si basa su studi piuttosto limitati, che coinvolgono campioni non casuali e non rappresentativi, spesso con pochi partecipanti. A questo proposito si ricorda che la principale ricercatrice dell’American Psychological Association che si occupa dei pronunciamenti ufficiali circa l’omosessualità, è Charlotte Patterson, lesbica, attivista LGBT. Gli unici studi che si basano su grandi dimensioni e su campioni casuali e rappresentativi, tendono a rivelare la conclusione opposta, trovando differenze significative tra i bambini cresciuti da genitori in un rapporto samesex e quelli allevati da una coppia di genitori biologici (ne abbiamo parlato anche qui).

Anche in altre parti del mondo, compresa l'Italia, come riporta l'UCCR, diversi psicologi, filosofi e giuristi sono intervenuti a seguito alla sentenza della Corte di Cassazione favorevole ai matrimoni gay favorevole ai matrimoni gay, che ha descritto come «radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire naturalistico, della stessa esistenza del matrimonio». Su questo punto, Cesare Mirabelli, ex presidente della Corte Costituzionale, critica la Cassazione, in quanto «o la giurisprudenza manifesta convinzioni personali oppure pretende di farsi interprete della sensibilità sociale, ma questo non è suo compito», essa va oltre «quella che è la sua funzione interpretativa dell’ordinamento, e si spinge a fare una valutazione di tipo culturale». Questi intellettuali (tra cui: Silvia Veggeti Finzi, Pietro Zocconali, Giacomo Samek Lodovici, Francesco D'Agostino, Italo Carta, Antonio Maria Baggio, Vittorio Possenti e altri) si soffermano su alcuni principi cardine. Eccone alcuni: «Il matrimonio come tale, anche se non è cristiano, è il solo matrimonio tra persone di sesso differente», «La differenza tra i sessi è un elemento essenziale della costruzione della psiche del bambino», «I bambini sono dotati di grande capacità di adattamento, tuttavia, sulla base della letteratura scientifica disponibile vivono meglio quando trascorrono l’intera infanzia con i loro padri e madri biologici», «pensare di introdurre l’uguaglianza dei sessi come normale significa attentare alla psiche di tutti. Penso poi ai più deboli: i bambini. Se gli si insegna sin da piccoli che quel che vedono non è come appare, li si rovina».

La letteratura scientifica degli ultimi secoli è piena di studi che sottolineano l'importanza per i bambini dei ruoli genitoriali, maschile e femminile, analizzando ad esempio le problematiche che nascono quando uno di questi ruoli sia venuto a mancare. La posizione "no difference”, saltando a pie' pari tutta questa mole di studi scientifici, ha bollato come "pregiudizi” i pareri critici all'adozione alle coppie omosessuali. In questo dossier in continuo aggiornamento l'UCCR presenta la più recente letteratura scientifica che dimostra come il luogo ideale per la crescita di un bambino sia la famiglia formata da madre e padre biologici, meglio se sposati.