La discriminazione dei cristiani in Europa

di Giovanni Vassallo, 22 marzo 2012

Lo scorso 19 marzo è stato pubblicato dall’Oidce (Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione religiosa in Europa) il Rapporto 2011 sui casi di intolleranza e la discriminazione religiosa in Europa. Dal Rapporto emerge che l’85% degli episodi di intolleranza avvenuti in Europa nel corso del 2011 è stato diretto verso i cristiani.

Il Rapporto presenta alcuni dati significativi: il 74% dei britannici che hanno risposto a un’indagine in proposito pensano che «c’è più discriminazione verso i cristiani rispetto alle persone di altre fedi», l’84% dei casi di vandalismo in Francia è diretto verso luoghi di culto, cimiteri e chiese, in Scozia il 95% degli atti di violenza riguarda i cristiani.

I casi

In totale il Rapporto certifica 180 episodi, raccolti in diverse categorie: libertà di religione, libertà di espressione, libertà di coscienza, politiche discriminatorie, esclusione dei cristiani dalla vita politica e sociale, repressione dei simboli religiosi, insulto, diffamazione e stereotipi negativi, incidenti per odio, vandalismi e dissacrazione e, da ultimo, crimini di odio contro singoli individui.

Sono considerati casi come la denuncia del maggio 2011 contro papa Benedetto XVI per crimini contro l’umanità, a motivo delle posizioni in materia di morale sessuale, oppure la campagna all’Università di Granada per rimuovere dall’ateneo la Facoltà di teologia, vista come violazione dei principi costituzionali spagnoli di laicità e neutralità. O ancora la forte limitazione in Germania alla libertà di associazioni confessionali di svolgere attività anti-abortive. A Jersey, in Inghilterra, i postini si sono rifiutati di distribuire in tutte le case cd contenenti registrazioni del Vangelo. Casi d’intimidazione si sono registrati anche verso professionisti che facevano obiezione di coscienza su temi come aborto ed eutanasia, come il caso di una farmacia di Berlino assalita dai vandali perché il farmacista non ha venduto la pillola del giorno dopo, a motivo delle sue convinzioni cattoliche.

Esistono, poi, casi di esclusione dei cristiani dalla vita sociale e pubblica (come il tentativo in Spagna di sopprimere cappellanie e altri luoghi di culto dagli atenei). Infine sono numerosissimi i riferimenti a casi di “vandalismo e dissacrazione di Chiese e oggetti sacri” in Austria, Germania, Spagna e, soprattutto, Francia.