Cala la fiducia nella tv. Aumenta l'uso del web

di Alessandro Cristofari, 17 dicembre 2013
Da uno studio Demos risulta che gli italiani, alla ricerca di fonti attendibili, sono sempre più stanchi della tv e usano sempre di più la rete, vista come un canale più indipendente, che consente di informarsi raccogliendo le news più importanti e di crearsi un punto di vista.
 
La percentuale delle persone che si informano utilizzando la Rete è comunque bassa considerata in relazione alla quantità di italiani che, invece, utilizzano la TV (il 47% vs. l’80%). Rispetto a sei anni fa, comunque, la situazione di chi usa autonomamente e in maniera attiva il web è cresciuta, passando dal 25% al 47%. Si è ridotto, invece, il numero degli italiani che preferisce fruire della carta stampata. La tendenza rilevata è chiara: gli italiani si dirigono in maniera massiccia e crescente verso la Rete per informarsi.
Questa evoluzione è favorita dalla rapida diffusione delle tecnologie mobili. Nell'ultimo anno, non a caso, la quota di coloro che si collegano a Internet mediante i cellulari oppure i tablet è cresciuta di 20 punti: dal 37% al 57%.
 
Anche se la tv resta ancora, di gran lunga, il riferimento più frequentato gode di un grado di fiducia che sta andando scendendo. Poco più di 2 italiani su 10 la ritengono un mezzo libero e indipendente.
 

Gran parte dei programmi di informazione televisivi appare in calo di credibilità. I tg, soprattutto. Il Tg3 (56,7% di valutazioni positive) e il Tg1 (52,4%) continuano ad essere i più accreditati, fra gli italiani.

 
 Perfino i talk satirici creano minore confidenza. Il grado di fiducia verso Striscia la Notizia, in particolare, nell'ultimo anno, è sceso di 5 punti e di 2 quello verso Che tempo che fa, il talk condotto da Fabio Fazio. Mentre le Iene tengono. E Crozza contribuisce agli ascolti di Ballarò. Così, i programmi pop-talk e di satira politica si allineano, tutti, intorno al 50% di gradimento. Nessuno svetta sugli altri.
 
 
 
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