Rischi e potenzialità di internet

di Alessandro Cristofari, 1 marzo 2012

«È altamente improbabile che mio figlio possa imbattersi in una situazione spiacevole su Internet». Otto genitori italiani su dieci (e qualcosa di più, l’82% rispetto a una media comunitaria di circa il 70%) lo hanno dichiarato ai ricercatori del progetto Eu Kids Online.

Sembrerebbe che i genitori non siano al corrente dei rischi che possono incontrarare i loro figli sul web. Ma i dati parlano chiaro: l’indagine, uscita qualche tempo fa, finanziata dall’Unione europea e coordinata dalla London School of Economics and Political Science, ha fotografato il rapporto con Internet di oltre 25 mila ragazzi (e loro genitori) di 25 Paesi Ue. Ne viene fuori un ritratto con abitudini e rischi: dalla pornografia al bullismo, dal sexting (l’invio di messaggi a sfondo sessuale) agli incontri con persone conosciute online. 

Bulimia informativa, anoressia decisionale

Michele Crudele in un articolo pubblicato su Studi Cattolici lo scorso novembre ha analizzato il fenomeno della bulimia informativa che sta alla base dell'uso disordinato di internet. Un atteggiamento compulsivo che porta a raccogliere tutto il materiale e tutte le informazioni disponibili sul web senza filtri. Non è più necessario faticare per ottenere qualcosa: basta Google al quale deleghiamo la decisione di scegliere, oppure non scegliamo, scaricando tutto. A questa bulimia corrisponde un’anoressia decisionale, che si manifesta soprattutto nella mancanza di elaborazione critica e di capacità di sintesi. 

Crudele propone una via d'uscita: trasformare la propria frequentazione di Internet in un’esperienza produttiva, evitando la navigazione superficiale trascinati dalla corrente. In passato quando i ragazzi non avevano interessi culturali, scientifici o sportivi si facevano trascinare da bande di perditempo o piccoli delinquenti. Con internet sta accadendo lo stesso.

Quanto più i ragazzi sapranno trovare nel web un’occasione di esprimere le proprie idee o di sviluppare le proprie potenzialità tanto meno ne utilizzeranno gli aspetti più deteriori, dalla pornografia al gioco illegale, piaga recente, ma molto diffusa, a detta della Polizia delle Comunicazioni.

Non tutto è perduto

In un nostro articolo di qualche tempo fa avevamo già messo in evidenza alcuni rischi legati all'uso della rete da parte dei giovani. Nello stesso pezzo mettevamo in evidenza che, nonostante l’utilizzo massiccio delle nuove tecnologie, quando si tratta di parlare di cose importanti solo l’8,4% degli adolescenti dichiara di affidarsi ai Social Network mentre il 75% dei giovani ritiene importante affrontarle di persona, parlando “faccia a faccia”. Forse è proprio da qui che si può ripartire.