Nativi digitali, alcuni dati

di Alessandro Cristofari, 6 dicembre 2013

Il Moige insieme all'Istituto di terapia cognitivo interpersonale ha svolto un'indagine nata dall'esigenza di conoscere meglio la nuova cultura tecnomediata nella quale sta crescendo la generazione dei nativi digitali.  

Lo studio è fatto su un campione di 941 soggetti dai 6 ai 20 anni, studenti di scuole elementari, medie inferiori e medie superiori di diverse regioni italiane. 

La giornata tipo di questi giovani si svolge sempre in compagnia delle nuove tecnologie: il 52% del campione afferma di dedicare alla Tv fino a due ore al giorno (il 19% anche fino a 5 ore), il 95% possiede un pc a casa e tra questi il 38% trascorre davanti il monitor da 1 a 3 ore, quasi sempre connesso ad internet. L’80% ha un cellulare personale, da cui raramente si stacca per rimanere sempre in contatto con gli amici tramite chat.  

Solo il 14% del campione risponde di leggere riviste e libri tutti i giorni, è l’attività che meno appassiona i giovani; per molti di loro, libri e riviste sono semplicemente un modo per passare il tempo, i generi preferiti sono i romanzi fantasy mentre per le riviste l'argomento più seguito è lo sport.

Assai importante è il dato che circa tre volte l’anno il 37% del campione si reca al cinema. Quasi l’80% degli intervistati dichiara che andare al cinema è “un modo per stare insieme al di là del film da vedere”.

Una percentuale elevata degli intervistati è iscritto ad un social network, infatti alla domanda “sei iscritto ad un social network?” il 61% (573 ragazzi) del campione ha risposto di “si”. Il 96% di questi è iscritto a Facebook.

Il cellulare è sempre presente nella loro quotidianità, uno strumento dal quale non si vogliono separare; quando si va in un luogo dove è impossibile usarlo solo il 17% lo lascia a casa. 

Il 50% dei bambini dai 6 ai 10 anni aspetta con ansia il momento in cui può videogiocare, più del 40% degli appartenenti alla media fanciullezza (6-10 anni) è a disagio, irrequieto o ansioso se non ha la possibilità di vedere il suo programma preferito. Quasi il 40% degli intervistati afferma che “spesso” o “sempre” non si accorge del tempo reale trascorso davanti al pc e il 23% attende con ansia il momento in cui si può collegare ad Internet. Inoltre il 27% dei ragazzi afferma di non riuscire a rimanere tranquillo se per un giorno non può navigare e il 19% dichiara di collegarsi per distrarsi da emozioni spiacevoli.