
Si legge spesso, su internet e sui giornali, che la Chiesa Italiana o il Vaticano avrebbe addirittura il 20-22% dell'intero patrimonio nazionale con picchi che vanno fino al 25%, nel caso della capitale.
Questi dati girano da anni, continuano a girare e li ritroviamo diffusi in dozzine di siti Internet che li riprendono senza verifica alcuna. Quante volte abbiamo sentito qualcuno esclamare «Un quarto di Roma è del Vaticano!»?
In realtà la percentuale di immobili di proprietà vaticana è del 0,86%. A rivelarlo è stato Emiliano Fittipaldi nel suo libro «Avarizia» nel quale ha pubblicato i dati riservati del Cosea.
Le istituzioni della Santa Sede possiedono immobili con un valore di mercato (il più alto e realistico valore di mercato, non il ben più basso valore contabile) di 4 miliardi di euro. Secondo i calcoli dell’Agenzia delle entrate, a Roma il valore complessivo delle abitazioni è di 460 miliardi. La parte della Chiesa è dunque dello 0,86%, decisamente lontano da un 20% che si legge in rete e su carta. In Italia, il totale del patrimonio abitativo supera i 6.000 miliardi: la Santa Sede ne possiede lo 0,06 per cento. E tanto basti.
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