
Il Moige insieme all'Istituto di terapia cognitivo interpersonale ha svolto un'indagine nata dall'esigenza di conoscere meglio la nuova cultura tecnomediata nella quale sta crescendo la generazione dei nativi digitali.
Lo studio è fatto su un campione di 941 soggetti dai 6 ai 20 anni, studenti di scuole elementari, medie inferiori e medie superiori di diverse regioni italiane.
La giornata tipo di questi giovani si svolge sempre in compagnia delle nuove tecnologie: il 52% del campione afferma di dedicare alla Tv fino a due ore al giorno (il 19% anche fino a 5 ore), il 95% possiede un pc a casa e tra questi il 38% trascorre davanti il monitor da 1 a 3 ore, quasi sempre connesso ad internet. L’80% ha un cellulare personale, da cui raramente si stacca per rimanere sempre in contatto con gli amici tramite chat.
Solo il 14% del campione risponde di leggere riviste e libri tutti i giorni, è l’attività che meno appassiona i giovani; per molti di loro, libri e riviste sono semplicemente un modo per passare il tempo, i generi preferiti sono i romanzi fantasy mentre per le riviste l'argomento più seguito è lo sport.
Assai importante è il dato che circa tre volte l’anno il 37% del campione si reca al cinema. Quasi l’80% degli intervistati dichiara che andare al cinema è “un modo per stare insieme al di là del film da vedere”.
Una percentuale elevata degli intervistati è iscritto ad un social network, infatti alla domanda “sei iscritto ad un social network?” il 61% (573 ragazzi) del campione ha risposto di “si”. Il 96% di questi è iscritto a Facebook.
Il cellulare è sempre presente nella loro quotidianità, uno strumento dal quale non si vogliono separare; quando si va in un luogo dove è impossibile usarlo solo il 17% lo lascia a casa.
Il 50% dei bambini dai 6 ai 10 anni aspetta con ansia il momento in cui può videogiocare, più del 40% degli appartenenti alla media fanciullezza (6-10 anni) è a disagio, irrequieto o ansioso se non ha la possibilità di vedere il suo programma preferito. Quasi il 40% degli intervistati afferma che “spesso” o “sempre” non si accorge del tempo reale trascorso davanti al pc e il 23% attende con ansia il momento in cui si può collegare ad Internet. Inoltre il 27% dei ragazzi afferma di non riuscire a rimanere tranquillo se per un giorno non può navigare e il 19% dichiara di collegarsi per distrarsi da emozioni spiacevoli.