L'Italia cresce grazie agli stranieri

Raffaele Buscemi, 31 gennaio 2014

Il fenomeno delle migrazioni in Italia è sempre più importante. All'inizio del 2013 - spiega il Rapporto Caritas-Migrantes sull'immigrazione - risiedevano in Italia 59.685.227 persone, di cui 4.387.721 (7,4 per cento) di cittadinanza straniera. La popolazione straniera residente é aumentata di oltre 334 mila unità (+8,2 per cento rispetto all'anno precedente).

L'incremento registrato negli anni, come emerge dai dati dell'Istat citati da Caritas e Migrantes, é dovuto principalmente all'apporto alla natalità dato dalle donne straniere. Infatti, di pari passo con l'aumento degli immigrati che vivono in Italia, anche l'incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati ha avuto una notevole crescita. Le acquisizioni di cittadinanza nel 2012 hanno avuto un incremento di oltre il 16% rispetto all'anno precedente. E un alunno su due nelle nostre scuole è straniero solo "sulla carta".

In uno degli stati europei più vecchi, come il nostro, i nati da entrambi i genitori stranieri hanno raggiunto, nel 2012, quasi le 80 mila unita' (il 15% del totale delle nascite in Italia). Se poi a questi si aggiungono i figli nati da coppie miste si arriva a poco piu' di 107 mila nati da almeno un genitore straniero (il 20,1% del totale delle nascite in Italia nel 2012). Se raggiungiamo il pareggio tra nati e morti, in Italia, lo dobbiamo quindi alle nascite direttamente collegate all'immigrazione. Senza di queste, oltre a essere un paese sempre più vecchio, saremmo anche una popolazione in lenta ma costante diminuizione.

 

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