Libertà del web o educazione alla libertà nel web?

9 maggio 2013

Si parla in questi giorni di libertà del web e dell'opportunità di porre nuove regole per arginare fenomeni negativi che contraddistinguono la rete. In realtà più che alla libertà del web occorrerebbe concentrarsi sull'educazione alla libertà nell'uso del web, specialmente nei più giovani.

Ad esempio l'ultimo rapporto Eurispes Telefono azzurro all'inizio del 2013 ha sottolineato come Il 23,4 per cento dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni, naviga in internet per un'ora al giorno, il 32,2 per cento da una a due ore al giorno, il 22,8 per cento da due a quattro ore e il 16,2 per cento oltre le quattro ore, mentre non è usato solo dal 4,3 per cento dei ragazzi. Per questa fascia di età l'uso di pc e internet ha superato quello della tv. Il dato allarmante è che un adolescente su quattro nel nostro Paese (25,9 per cento) riceve messaggi erotici. Il fenomeno, sottolinea l'Eurispes, ha subito un aumento sorprendente: dal 10,2 per cento del 2011 al 25,9 per cento del 2012. Altri dati che emergono dal Rapporto: l'8 per cento dei bambini tra i 7 e gli 11 anni gioca a soldi online. Il 23,6 per cento dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni è stato preso di mira dai cyber-bulli: sul web ha trovato pubblicati pettegolezzi o falsità su di lui. Infine, solo l'1,2 per cento degli adolescenti italiani non ha un cellulare.

Ci eravamo già occupati del tema (vedi), evidenziando come uno dei problemi principali è che i genitori spesso sottovalutano il problema, non avendo consapevolezza del reale uso di internet da parte dei figli (82% dei genitori ritengono improbabile che il loro figlio incontri una situazione spiacevole in rete). Ma poi c'è anche la bulimia informativa legata all'uso disordinato di internet e che conduce ad un'anoressia decisionale: gli utenti accumulano passivamente l'enorme materiale a disposizione ma non sono in grado di elaborarlo criticamente, trarne una sintesi e infine operare delle scelte. 

Il problema è sotto gli occhi di tutti, ma più che forme di censura sembrano utili azioni educative che stimolino i giovani a stare sul web in modo nobile e costruttivo. Come abbiamo già segnalato c'è un dato interessante: quando si tratta di parlare di cose importanti solo l’8,4% degli adolescenti dichiara di affidarsi ai Social Network mentre il 75% dei giovani ritiene importante affrontarle di persona, parlando “faccia a faccia”. Forse è proprio da questo desiderio di relazione autentica che si deve partire.