
I cristiani sono sempre di meno in Inghilterra e Galles. È quanto emerge dal censimento dell’Ufficio per le statistiche nazionali inglese aggiornato al 2021. Dai dati del censimento è emerso che, per la prima volta, meno della metà della popolazione di Inghilterra e Galles si considera cristiana. Il loro numero è sceso da 33,3 milioni a 27,5 in un decennio, mentre il numero di persone che hanno barrato la casella "nessuna religione" è salito da 14,1 milioni a 22,2 milioni: dopo la scelta religione cristiana, quella di non appartenenza ad alcuna religione è la più selezionata.
D’altra parte, anche se i cristiani in Inghilterra e Galles sono sempre meno, alcune religioni sono in crescita in questi paesi. Il sondaggio ha mostrato che il numero di musulmani è aumentato del 42% e che ora costituiscono il 7% della popolazione. Gli induisti britannici hanno raggiunto per la prima volta il milione di persone. Questi cambiamenti riflettono gli spostamenti demografici: uno su sei di coloro che hanno compilato il censimento è nato all'estero, rispetto a uno su dieci un decennio fa. Tre città sono "a maggioranza minoritaria": Birmingham (51,4%), Leicester (59,1%) e Luton (54,8%), mentre quella di Londra rimane l’area inglese in cui la diversità religiosa è maggiormente espressa, con più del 25% degli intervistati che ha espresso di appartenere a una religione diversa da quella cristiana.
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