I filosofi contemporanei e i temi morali e religiosi

di Matteo Casarosa, 7 novembre 2016

The BestSchools, un sito internet che offre informazioni sulle prospettive legate ai vari percorsi universitari possibili negli USA, ha recentemente redatto una lista dei cinquanta filosofi viventi più influenti al mondo. In questo articolo abbiamo voluto presentare brevemente il pensiero e l'opera di quelli, tra i filosofi annoverati, che ci sono sembrati particolarmente rilevanti per quanto riguarda temi morali e religiosi.

David Oderberg

Australiano, lavora nel Regno Unito ed in particolare è professore all'Università di Reading. La sua opera spazia dalla metafisica alla filosofia della religione, passando dalla filosofia della mente e dalla filosofia morale; ambito, quest'ultimo, nel quale è considerato sostenitore di idee conservatrici e tradizionali.

In metafisica è un convinto assertore delle tesi caratteristiche dell'aristotelismo e del tomismo, che tenta di ripresentare all'interno della tradizione della cosiddetta filosofia analitica; in particolare ha scritto ampiamente riguardo alla causa finale, che considera essere ineludibile al fine di studiare la continuità attraverso il cambiamento di un dato ente. La causa finale trova applicazione anche nella filosofia morale di Oderberg, come la trova nel pensiero di Aristotele e di Tommaso d'Aquino.

Nell'ambito dell'etica applicata Oderberg considera anche innocenza e copevolezza come rilevanti al fine di determinare lo status morale di una persona, ed è, conseguentemente a ciò, contrario in maniera categorica all'aborto ma favorevole alla pena di morte se necessaria ad evitare mali peggiori.

In filosofia della mente, Oderberg è sostenitore della dimostrabile immaterialità dell'intelletto umano, attraverso argomenti slivuppati ispirandosi all'opera di Saul Kripke.

Fra i suoi scritti ricordiamo Applied Ethics: A Non-Consequentialist Approach (2000) e Real Essentialism (2007).

Peter Singer

Anch'egli australiano, la sua filosofia morale è sotto molti aspetti all'antitesi rispetto a quella del sopracitato Oderberg. Singer è un consequenzialista, e crede che si debbano considerare pietra angolare della morale le preferenze degli esseri senzienti. Egli è un animalista attivo anche al di fuori dell'ambito prettamente filosofico.

Gli è valso sia fama che opposizione il suo ritenere leciti in alcune eventualità non solo l'aborto, ma anche l'infanticidio. Singer è sostenuto in queste sue idee anche dal filosofo Michael Tooley e, tra gli italiani, da Alberto Guibilini e Francesca Minerva.

Le due opere più note di Singer sono Animal Liberation (1975) e Practical Ethics (1980).

Judith Butler

Addottoratasi a Yale nel 1984, ha lavorato all'Università Berkeley, all'Università della California e alla European Graduate School. È considerata una importante sostenitrice della causa LGBT, ed è famosa per le sue idee sull'identità di genere.

Per la Butler, mascolinità e femminilità sono da considerarsi sostanzialmente dei costrutti sociali a cui gli individui possono decidere di sottostare o no.

In Italia, la Butler è stata presentata dall'avvocato Gianfranco Amato come un esempio di accademico assertore della cosiddetta ideologia gender (https://www.youtube.com/watch?v=ni1NZQF2dy4).

Un'opera particolarmente rilevante della Butler è  Gender Trouble (1990).

William Lane Craig

Filosofo della religione di primissimo piano, è anche teologo protestante ed apologista cristiano dal punto di vista storico oltre che filosofico. Craig difende l'argomento cosmologico di Leibniz nonché l'argomento morale per l'esistenza di Dio, secondo il quale se Dio non esistesse dovrebbe essere vero il nichismo morale, ed il cosiddetto argomento del “fine tuning” che propone l'esistenza di Dio come miglior spiegazione dell'apparentemente implausibile esattezza con la quale le costanti fisiche  corrispondono a valori tali da permettere lo sviluppo della vita.

Craig è famoso soprattutto per aver riproposto l'argomento cosmologico Kalam, derivato dalla filosofia araba, per il quale l'esistenza di Dio si dedurrebbe dalla finitezza del tempo passato.

Dal punto di vista teologico è un difensore della prescienza e conoscienza dei “futuribili” da parte di Dio, nonché dell'aseità divina, da lui intesa come unicità di Dio come ente necessario (http://plato.stanford.edu/entries/god-necessary-being/) ad esclusione ad esempio degli universali platonici, a cui Craig non crede essendo un nominalista.

Daniel Dennett

Addottoratosi ad Oxford nel 1965, Dennett è sia scienziato cognitivo che filosofo. Dennett è stato il più coronato da successo in ambito filosofico tra i rappresentanti del “New Atheism”, cioè la corrente di pensiero ateo ed antireligioso legata al nome, tra gli altri, dello zoologo Richard Dawkins.

Dennett è noto soprattutto come fiosofo della mente. È un sostenitore del funzionalismo (https://it.wikipedia.org/wiki/Funzionalismo_(filosofia_della_mente)) ovvero della teoria per la quale i fenomeni mentali non sarebbero da identificarsi né con organi o strutture fisiche, né con proprietà od entità immateriali, ma piuttosto con le funzioni ed i processi che il cervello presenta quando vengono riscontrati i fenomeni mentali in questione.

John Haldane

Haldane è un filosofo appartenente alla tradizione analitica particolarmente famoso anche a livello mediatico. È inoltre cattolico e consigliere papale.

Haldane è noto in particolare per la sua opera su Tommaso d'Aquino e per aver coniato il termine “tomismo analitico” (  https://en.wikipedia.org/wiki/Analytical_Thomism ).

Alasdair MacIntyre

Macintyre è Senior Research Fellow al Centro di studi aristotelici contemporanei in etica e politica. È estremamente critico del pensiero morale tipico della società moderna, ed ha affermato che la ragione morale abbia conosciuto un declino negli ultimi secoli a motivo del rifiuto della filosofia di Aristotele e Tommaso d'Aquino.

Macintyre difende la tesi della cosiddetta “etica della virtù”.

Una sua opera particolarmente rilevante è After Virtue (1981).

Mary Midgley

La Midgley è filosofa morale che è lavorato principalmente negli ambiti dela filosofia della scienza e dello status morale degli animali. Sostenitrice dell'ipotesi Gaia ( https://it.wikipedia.org/wiki/Ipotesi_Gaia) è un esempio di filosofa non religiosa  estremamente critica degli approcci riduzionistici sulla mente e di alcuni personaggi legati al New Atheism tra quali il già citato Richard Dawkins.

James Porter Moreland

Ha studiato chimica e teologia oltre che filosofia. Cristiano, è famoso per essere un sostenitore del “creazionismo di terra vecchia”: la teoria che, pur accettando la cronologia stabilita dalla moderna storia naturale, ritiene che l'evoluzione biologica, come intesa dalla biologia contemporanea, non sia mai avvenuta. In metafisica e filosofia della mente è un sostenitore del dualismo di sostanza (https://en.wikipedia.org/wiki/Dualism_(philosophy_of_mind) ), la teoria sulla natura dell'anima umana associata al nome di Cartesio.

Judit Jarvis Thomson

La sua opera verte principalmente sulla filosofia morale e sui legami tra metafisica ed etica.

La Thomson è particolarmente influente in ambito bioetico avendo prodotto nel suo saggio A Defense of Abortion del 1971 il cosiddetto “argomento del violinista”, un esperimento mentale che vorrebbe legittimare l'aborto sulla base del diritto alla autonomia corporale, e che si collega anche alla distinzione tra diritti negativi e positivi ( https://en.wikipedia.org/wiki/Negative_and_positive_rights ).

Peter van Inwagen

Peter van Inwagen è degno di nota in particolare per la sua opera in metafisica, filosofia della religione e filosofia dell'azione. Nel 1980 si convertì al cristianesimo insieme alla moglie. Dal 2010 al 2013 è stato presidente della Society of Christian Philosophers.

In metafisica ha lavorato ampiamente alla metafisica degli enti materiali, concentrandosi  sul tema della composizione materiale e della relazione parte-tutto.

In filosofia della religione ha scritto un volume sul “problema del male” tentando di confutare tale argomento, ed un altro volume in cui tenta di dare una descrizione filosofica della resurrezione cristianamente intesa.

In filosofia dell'azione, infine, è un sostenitore della realtà del libero arbitrio.    

 

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