Come la Chiesa lotta contro la pedofilia

di Tommaso Cardinale, 13 settembre 2018

Recentemente è stato pubblicato un dossier all’interno del quale si accusano diverse e importanti personalità della Chiesa di aver fatto poco nella lotta contro la pedofilia. In questo articolo spieghiamo come la Chiesa lotta contro la pedofilia.

In che modo concreto la Chiesa combatte la pedofilia?

Ecco una serie di eventi e date recenti che spiegano il modo in cui la Chiesa lotta contro la pedofilia. Nel 2013 papa Francesco ha introdotto in Vaticano il reato di pedopornografia, con aumento della pena a discrezione del tribunale in caso di grandi quantità di materiale posseduto. Proprio grazie all’introduzione di questa norma contro la pedofilia, il 23 giugno del 2018 monsignor Carlo Alberto Capella, terza carica diplomatica vaticana in USA, è stato condannato a 5 anni di reclusione.


Il 22 marzo 2014 papa Francesco, proseguendo la lotta della Chiesa contro la pedofilia, ha istituito la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, con funzione consultiva e “lo scopo di promuovere la tutela della dignità dei minori e degli adulti vulnerabili, attraverso le forme e le modalità, consone alla natura della Chiesa, che si ritengano più opportune”.

Un esempio concreto di come la Chiesa lotta contro la pedofilia è l’arresto, il 23 settembre del 2014, dell’arcivescovo polacco Jozef Wesolowski, con l’accusa di pedofilia e detenzione di materiale pedopornografico.

Nella lettera apostolica “Come una madre amorevole” del 4 giugno 2016, papa Francesco continua la lotta della Chiesa contro la pedofilia sottolineando che tra le cause gravi che possono concorrere alla rimozione dall’ufficio ecclesiastico è compresa la negligenza dei vescovi “in particolare relativamente ai casi di abusi sessuali compiuti su minori ed adulti vulnerabili”.

Nella Lettera al Popolo di Dio del 20 agosto 2018, il pontefice ribadisce come la lotta della Chiesa contro la pedofilia non si debba fermare: “È imprescindibile che come Chiesa possiamo riconoscere e condannare con dolore e vergogna le atrocità commesse da persone consacrate, chierici, e anche da tutti coloro che avevano la missione di vigilare e proteggere i più vulnerabili”.

Inoltre, come sottolineato da Uccr online, la maggior parte dei casi di pedofilia negli Stati Uniti (uno dei paesi più citati per la pedofilia nella Chiesa) riguardano il periodo che va dagli anni '60 agli anni '80. Questo non significa che la pedofilia nella Chiesa non sia una terribile piaga: tuttavia è chiaro che negli ultimi due decenni i casi si sono drasticamente ridotti.

La Chiesa contro la pedofilia prima di papa Francesco

La lotta contro la pedofilia della Chiesa è un tratto comune degli ultimi tre papi. Sotto il pontificato di Giovanni Paolo II è stato scritto il documento De delictis gravioribus (testo latino, in italiano), che potenzia le norme della Chiesa contro la pedofilia. Benedetto XVI rese ancora più severe le norme contro la pedofilia contenute nel documento, per esempio aumentando il termine di prescrizione delle accuse, snellendo le procedure e precisando che "va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte". Cliccare per una sintesi cronologica di tutti gli atti di Benedetto XVI in merito alla pedofilia.

A proposito di questo argomento vi proponiamo il nostro dossier su Chiesa e pedofilia.

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