Come acquistare un’arma da fuoco in Italia

di Tommaso Cardinale, 28 marzo 2018

Abbiamo visto qual è il posto dell’Italia nella top 10 dei produttori di armi nel mondo. Ma quanto è difficile acquistare un’arma da fuoco in Italia? Il New York Times ha effettuato una ricerca per capire quanto è facile comprare un’arma da fuoco in quindici diverse nazioni.

Per comprare un’arma da fuoco in Russia, per esempio, occorre superare sette passaggi, dalla licenza di caccia a un esame per l’idoneità all’utilizzo dell’arma. In alcuni paesi come il Giappone i passaggi sono molti di più (13), mentre nello Yemen è sufficiente recarsi in un negozio di armi. In alcuni paesi, come il Messico, esiste solo un negozio legale di armi da fuoco, mentre negli Stati Uniti questi sono più di 50mila (qui abbiamo visto quante sono le armi da fuoco in USA).

L’Italia è esclusa da questa ricerca, per questo motivo abbiamo deciso di approfondire come acquistare un’arma da fuoco in Italia.

Acquistare un’arma da fuoco in Italia: quanto è difficile?

Per prima cosa occorre chiedere il nulla osta del Questore attraverso la presentazione di un apposito modulo, anche nel caso in cui si eredita o si riceve da un privato un’arma da fuoco. Se si vuole acquistare un’arma da fuoco in Italia e si possiede già il porto di pistola o di fucile, non è necessario chiedere il nulla osta del Questore.

Oltre al nulla osta, per acquistare un’arma da fuoco in Italia bisogna presentare anche:

  • Una certificazione comprovante l'idoneità psico-fisica, rilasciata dall'ASL di residenza o dagli uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato.

  • Un certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato da meno di 10 anni da una sezione di tiro a segno nazionale (per gli ex appartenenti alle Forze Armate o alle Forze di Polizia è sufficiente invece la documentazione o l’autocertificazione relativa al servizio prestato).

  • Una dichiarazione sostitutiva o una documentazione rilasciata da un organo competente in cui l'interessato attesti:

  1. di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge;
  2. le generalità delle persone conviventi;

  3. di non essere stato riconosciuto "obiettore di coscienza" ai sensi della legge n. 230 dell'8 luglio 1998, o di aver presentato istanza di revoca dello status di obiettore presso l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ai sensi della legge n. 130 del 2 agosto 2007.

Una volta acquistata l’arma da fuoco, in Italia bisogna presentare una denuncia per comunicare all'Autorità di pubblica sicurezza dove le armi e munizioni verranno custodite.

Acquistare e trasportare un’arma da fuoco in Italia

Mentre il nulla osta permette al privato di trasportare l’arma da fuoco acquistata esclusivamente dal luogo dell’acquisto al domicilio, il porto d’armi da fuoco permette al cittadino di trasportare senza limitazioni di luogo o di orario l’arma acquistata.

Rispetto alle quindici nazioni sulle quali ha indagato il New York Times, l’acquisto di un’arma da fuoco in Italia è regolato piuttosto rigidamente, con ben otto passaggi tra la domanda e l’effettivo acquisto.

Se ti è piaciuto l'articolo condividilo su Facebook  e  Twitter, sostieni Documentazione.info